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Miguel Gotor

14 Settembre-11:30

Ci si soffermerà inizialmente sul significato dell’uso dell’espressione «anni di piombo», sulla nozione di «partito armato», sulla distinzione pratica e teorica intercorrente tra violenza politica e lotta armata e sull’ambiguità del concetto di terrorismo.

Sarà poi fornito un inquadramento generale della crisi economica, sociale, civile e politica dell’Italia tra il 1969 e il 1973 soffermandosi sulle cause che portarono una minoranza di giovani a scegliere la strada della lotta armata all’interno di una serie di sigle tra cui inizieranno a distinguersi le Brigate rosse che hanno origine all’interno dei fermenti terzomondisti, movimentisti e operaisti del periodo.

Verranno illustrate le profonde e articolate radici culturali alla base della lotta armata in Italia che non sono riconducibili soltanto alla tradizione marxista-leninista, ma anche a quella di matrice cattolica e azionista.

Nella seconda parte dell’intervento saranno ricordati i primi omicidi politici selettivi non imputabili alle Brigate rosse (Floris, 1971, Calabresi, 1972) per poi soffermarsi sulla storia delle Brigate rosse (dai primi rapimenti «mordi e fuggi» al sequestro del magistrato Mario Sossi nel 1974). Il 1976 costituisce un anno di svolta con un aumento dei militanti armati in seguito al definitivo scioglimento di Potere operaio e Lotta continua, la nascita di Prima linea e la realizzazione dei primi omicidi intenzionali delle Br (il magistrato Coco e la sua scorta). Infine, verranno affrontati per sommi capi il caso Moro che, lungi dal rappresentare la crisi delle Brigate rosse, in realtà consegnò a quell’organizzazione l’egemonia all’interno del «partito armato».

Una terza parte dell’intervento sarà dedicata al triennio 1978-1981, quello dell’apogeo e della crisi del fenomeno. In questa fase avverrà il numero maggiore di omicidi tra magistrati, giornalisti, avvocati, professori, dirigenti politici, medici, ma anche l’inizio di un contrasto più deciso da parte del governo. Le autorità, grazie al pentitismo e alla dissociazione, alle infiltrazioni e a una più decisa azione della magistratura (con l’operazione «7 aprile» 1979) riusciranno a disarticolare il «partito armato» e a sconfiggere le Brigate rosse che nel marzo 1982 annunceranno la loro «ritirata strategica».

L’intervento terminerà con un bilancio dei costi politici, civili e sociali di questa tragica esperienza.

INGRESSO LIBERO

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Luogo

  • Piazza del Popolo
  • Piazza del Popolo
    Empoli, Italy