

Come finisce una guerra? Questo sarà l’intervento di Isabella Insolvibile. Finisce in modo diverso a seconda che uno stato e la sua nazione ne siano vincitori o vinti? Finisce in modo diverso per singoli e gruppi, civili e militari, adulti e bambini, uomini e donne? E, materialmente, quando (e come) finisce: con una grande battaglia, la resa del nemico, la parata della vittoria, oppure all’improvviso, senza che chi la vive si accorga di quella conclusione? E cosa accade quando ciò avviene?
Come finisce una guerra è una domanda che ne contiene un’altra: come inizia il dopoguerra? Come si declinano, in quel contesto, le multiformi e conflittuali necessità di giustizia, vendetta, perdono, riconciliazione, risarcimento, riparazione, ricostruzione, ricordo, memoria?
Attraverso tre esempi e tre guerre – la prima guerra mondiale, la seconda guerra mondiale, la guerra di Bosnia ed Erzegovina – si tenterà di rispondere a queste domande o, almeno, a porle come quesiti in senso più ampio e collettivo. Ricordando, in questo, una frase di un noto generale della seconda guerra mondiale, il neozelandese James Hargest, che riteneva che “War is hard in its good-byes”.
Si può, dunque, dire addio alla guerra?
INGRESSO LIBERO