

Cosa hanno avuto in mente gli uomini e le donne che hanno fatto le grandi rivoluzioni dell’età contemporanea? Sono stati guidati da un’idea di mutamento radicale – sociale, politico, culturale – o questa ha preso forma solo mano a mano? Che significato aveva per loro la parola “rivoluzione”, e di quali nuovi significati volevano riempirla? Sono interrogativi che possono essere rivolti alla Francia del 1789 così come alla Russia del 1917 – ed è ciò che si cercherà di fare nell’incontro con Bruno Settis, mostrando come ogni esperienza rivoluzionaria sia un intreccio complesso tra la memoria delle rivoluzioni del passato e le speranze e paure del futuro.
INGRESSO LIBERO